BICCHIERI DI PLASTICA TRASPARENTI: LA NASCITA

Mi capita spesso di osservare oggetti di uso quotidiano e chiedermi “quando è stato inventato?” Ieri sera, mentre mi versavo la birra nel bicchiere di plastica rigido, mi sono chiesta: “quando sono nati i bicchieri di plastica trasparenti?” Così ho fatto una piccola ricerca. Trovo sempre interessante dare una nuova prospettiva a ciò che mi circonda. Oggi voglio condividere con te ciò che ho scoperto.

La nascita della plastica

La plastica è considerato un materiale recente, ma nell'antichità l'uomo ha sempre utilizzato “polimeri naturali” come il corno e l'ambra. La storia della plastica risale al 1861. Alexander Parkes è il primo a isolare e brevettare il primo materiale plastico semi-sintetico. Ma è solo nel 1870 che il materiale plastico ha una nuova fama, grazie ai fratelli Hyatt che brevettano la celluloide.

La celluloide però è inadatta a tecniche di stampaggio ad alte temperature, in quanto altamente infiammabile. Questa infatti è ancora nitrato di cellulosa. Con l'avvento del successivo secolo viene sviluppato l'acetato di cellulosa, abbastanza ignifugo per produrre le prime pellicole cinematografiche. Sarà poi solo nel 1900 che grazie a Leo Baekeland il materiale plastico avrà nuovo successo. La bakelite in quel periodo diventa il materiale più diffuso e utilizzato.

Bicchieri di plastica trasparenti: la plastica nell'ambiente alimentare

Successivamente, nel 1912, nasce il PVC. Gli anni '50 però vedono l'ascesa del polipropilene, grazie al suo elevato punto di fusione che ne permette l'utilizzo in ambienti da prima impensabili. E tra poco scoprirai insieme a me interessanti curiosità sul PP. Nel 1973 la plastica entra a far parte anche dell'ambiente alimentare. In quell'anno Nathaniel Wyeth brevetta la prima bottiglia in PET (polietilene tereftalato), leggera, resistente agli urti e trasparente.

Ma ancora non abbiamo risposto alla mia domanda: quando sono nati i bicchieri di plastica trasparenti? Vado sul sito dell'azienda da cui ho acquistato i bicchieri di plastica riutilizzabili e infrangibili. Si chiama Garnet Europe, un'azienda italiana presente sul campo da più di 20 anni. I loro prodotti si possono ordinare anche su Amazone nelle specifiche leggo qual è il materiale plastico utilizzato: polipropilene e SAN. Tutti i loro prodotti sono privi di Bisfenolo, BPA-FREE, e quindi non tossici.

Quando sono nati i bicchieri di plastica trasparenti?

Quindi quando voglio capire quando sono nati i bicchieri di plastica devo partire dal PP. L'italiano Giulio Natta nel 1954 risale al polipropilene e questo gli varrà il Nobel per la Chimica nel 1963. Viene dapprima prodotto sotto il marchio “Moplen”, prodotto dall'industria italiana Montecatini (che divenne poi Montedison) e riscuote da subito successo. I meno giovani si ricorderanno lo spot pubblicitario “E mo'... e mo'... è Molpen!”

Ha rivoluzionato tutto il mondo, la plastica da quel momento diventa uno strumento indispensabile nella vita quotidiana di miliardi di persone. Viene utilizzata nelle cucine, nei salotti, nel design... Consentendo a tutti di accedere a consumi prima riservati a pochi privilegiati. È un materiale plastico altamente versatile, a basso costo e scarsissimo impatto ambientale.

Polipropilene: l'acciaio delle plastiche

Quando penso a quando sono nati i bicchieri di plastica trasparenti ho uno sguardo diverso ora. Questa materia plastica è leggera, resistente, altamente versatile tanto da trovare impiego in vari ambiti. Penso per esempio ai contenitori alimentari, agli utensili e accessori da cucina come lo scolapasta, lo spremiagrumi, i bicchieri. Ma non solo questo. Il polipropilene viene usato anche per i cruscotti delle automobili, i pannelli fonoassorbenti, attrezzature di laboratorio e persino alcune suture per interventi chirurgici!

Guardo ora il mio bicchiere di plastica per la birra e ci vedo di più, non è più solo un semplice bicchiere di plastica. Ora so che il polipropilene è l'acciaio delle plastiche, che è stato scoperto da un'italiano e che ha rivoluzionato l'intero mondo. E posso anche aggiungere un'altra cosa a questo punto? Considerando che è grazie a Giulio Natta che oggi esiste il PP, considerando che i bicchieri di plastica che ho acquistato provengono da un'azienda 100% Made in Italy, considerando le numerose vittorie che hanno visto l'Italia come protagonista in questo 2021 (Maneskin, Matteo Berettini per il tennis, gli Azzurri campioni d'Europa etc) ... Mi sembra doveroso dire che:

Italians Do It Better!

 

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COME DISPORRE I BICCHIERI A TAVOLA

Stai organizzando una cena per amici, inizi a preparare la tavola e a un certo punto ti chiedi: “ E ora? Come disporre i bicchieri a tavola?”

Prima di tutto ci tengo a fare una premessa. Personalmente ormai da anni prediligo i bicchieri di plastica riutilizzabili e infrangibili a quelli di vetro. Perché diciamoci la verità, quando si fa una cena tra amici la rottura di qualche bicchiere è ormai normalità. Oltre alla questione della pericolosità del vetro, ho optato per soluzioni più sostenibili. Parlo di bicchieri no monouso, di plastica rigida, impilabili (ringraziano i mobili della mia cucina), lavabili in lavastoviglie, ed eleganti come il vetro. Sotto ti metterò il link dei bicchieri di plastica che utilizzo io, sono di un'azienda italiana che da anni si batte per un consumo sostenibile e consapevole nel pieno rispetto dell'ambiente.

Come disporre i bicchieri a tavola: quanti tipi di bicchieri ci sono?

Fatta questa specifica importante, andiamo al nocciolo del nostro articolo. Saprai che ci sono vari tipi di bicchieri, ognuno specifico per bevande diverse. Se vuoi sapere come disporre i bicchieri in tavola dobbiamo per forza analizzare le tipologie di contenitore che abbiamo a disposizione. Ogni bicchiere è studiato per ogni bevanda, per esaltarne il sapore e la corposità.

Abbiamo i bicchieri per la birra, per esempio, per il vino, per lo spumante, per i cocktail e ovviamente quelli per l'acqua. Ho trovato tutte queste tipologie nell'azienda di cui ti parlavo sopra, si chiama Garnet Europe e vende direttamente anche su Amazon.

Nel galateo tradizionale i bicchieri consentiti sono al massimo cinque. Io non ho tutto questo spazio, nonostante di bicchieri ne abbia a sufficienza perché appunto essendo impilabili mi permettono di averne in quantità sufficienti per un battaglione di amici. Ma, appunto, la mia tavola non è a misura di banchetto nuziale! Quindi di solito ne uso due, i principali. Il bicchiere per l'acqua e il bicchiere per il vino, o per la birra.

Quindi come disporre i bicchieri a tavola?

Sempre secondo il galateo i bicchieri vanno disposti obliquamente, partendo da destra, davanti al commensale in ordine crescente di grandezza. Per farla più semplice: quando sto apparecchiando posiziono per primo il bicchiere dell'acqua, in direzione della punta del coltello, di seguito, a destra, metto quello del vino o della birra.

Bonus spumante e champagne

Se prima della cena vuoi offrire un aperitivo o un antipasto, servendo spumante o champagne, puoi aggiungere il flûte. Anche in questo caso l'ho trovato sempre tramite la stessa azienda, hanno inoltre anche i gambi di diverse colorazioni e questo da colore e allegria alla tavola.

Ti consiglio di avere i bicchieri adatti a ogni tipo di bevanda che vuoi servire. Ricordati che ogni tipo di contenitore determina un impatto diversi tra la bevanda e la bocca. I tuoi ospiti possono solo rimanere soddisfatti della tua cena e dell'attenzione che hai posto per ogni singolo dettaglio.

Dove comprare i bicchieri di plastica

Come ti ho già anticipato ho trovato tutte le varie tipologie di bicchieri di plastica grazie alla Garnet Europe, azienda 100% Made in Italy che offre soluzioni professionali anche per la casa. I prodotti infatti sono gli stessi che acquistano bar, pub, e li puoi trovare anche a molti eventi e feste. Hanno dei prezzi competitivi, senza tralasciare la qualità. Ogni loro articolo inoltre sembra di vetro, è elegante e comodo da maneggiare! Se ti interessa qui sotto ti lascio il link al loro sito ufficiale e il link diretto ad Amazon per l'acquisto dei loro prodotti.

Sito dell'azienda, per saperne di più “Garnet Europe

Per acquistare come privato da Amazon

Ora non mi resta che augurarti buona cena!!

 

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BICCHIERE PER COCKTAIL MOJITO

 

Sai già qual è il bicchiere per cocktail da utilizzare per il Mojito? Spesso capita di vedere nei bar e pub usare i contenitori più disparati, ma ogni bevanda ha il proprio bicchiere, e questo non fa eccezione. È un cocktail dalle origini antiche e merita tutto il rispetto, partendo dal bicchiere esatto da utilizzare. Il Mojito cubano è ormai famoso in tutto il mondo, ma pochi conoscono le sue origini e di conseguenza la ricetta originale. Servito nel suo bicchiere per cocktail è il drink che serve per sopravvivere a questa calura estiva.

La nascita del Mojito

Partiamo dalla sua nascita. Il famoso drink cubano è stato inventato da Sir Francis Drake, il pirata diventato famoso per aver compiuto una delle prime circumnavigazioni del globo terrestre. Grazie a Hemingway poi il Mojito ha incontrato il successo in tutto il mondo, svariati anni dopo è ancora sulle labbra di tutti. Si tratta di uno dei miei cocktail preferiti, proprio ora che scrivo ne sto sorseggiando uno. Il bicchiere per cocktail che ho acquistato mi regala qualche attimo di frescura, trovo piacevole sentire il materiale freddo contro il palmo della mano.

Il primo nome del Mojito è stato “Il Draque”, dal soprannome del pirata che l'ha inventato. Francis Drake lo chiamava “il coraggio liquido”. Ti starai chiedendo perché. Te lo spiego subito. È la bevanda per eccellenza che non doveva mancare sulla sua nave. Nel XVI secolo ci voleva fegato, in ogni senso, per assalire le navi, depredare e trafficare. Il Mojito vede la luce per la prima volta durante l'assedio a L'Avana, nel 1586, ed era a base di zucchero di canna, succo di lime, foglie di hierbabuena, acqua e aguardiente (acquavite distillata dalla canna da zucchero). Conoscere questa storia mi fa fare un viaggio nel passato, osservo il bicchiere per cocktail del mio Mojito e riesco a respirare l'aria cubana.

Il cocktail che conosciamo oggi, invece, con il nome di Mojito è nato nell'Ottocento, quando Don Facundo Bacardi Massò perfezionò le tecniche di distillazione e invecchiamento. Ma cosa è cambiato nel tempo? Qual è la vera ricetta del Mojito?

La ricetta originale del Mojito

Quello che molti di noi hanno bevuto, al di fuori di Cuba s'intende, è il sacrilegio del Mojito. Infatti in Italia siamo soliti schiacciare sul fondo del bicchiere per cocktail fette di lime, zucchero grezzo e foglie di menta, aggiungendo poi ghiaccio tritato e Rum.

La ricetta originale però è la seguente:

  • 4cl di Rum bianco

  • 3 cl di succo di lime fresco

  • 6 rametti di menta (meglio se hierbabuena)

  • 2 cucchiaini di zucchero di canna bianco

  • soda o acqua gasata

La preparazione è davvero semplice. Prendi il bicchiere da cocktail e mettici lo zucchero, il succo di lime (non le fette!), il rum e i rametti di menta. Ora amalgama il tutto premendo delicatamente le foglie di menta, senza usare il pestello, questo è importantissimo. Dopodiché unisci il ghiaccio a cubetti. Il ghiaccio tritato che spesso viene utilizzato è il meno adatto perché si scioglie subito, annacquando così questo squisito cocktail. Infine aggiungi la soda, o l'acqua gasata. Un altro rametto di menta per decorare et voilà!

Quale bicchieri per cocktail usare 

Il bicchiere per cocktail esatto per il Mojito è il tumbler alto, dalla forma cilindrica. Io l'ho acquistato direttamente da Amazon, è stato un acquisto fatto con coscienza. L'azienda che produce questi bicchieri è italiana, ogni articolo è 100% Made in Italy. Produce sia bicchieri per cocktail che per birra, acqua, vassoi, bar-mat e molti altri articoli. Dalla prima volta che ho provato gli articoli di Garnet Europe per me questa azienda è diventata una garanzia. Non sono amante dei bicchieri di vetro, perché occupano troppo spazio e si rompono con facilità. Trovare quindi dei bicchieri di plastica, resistenti, infrangibili, no monouso e impilabili per me è stata una manna dal cielo.

Per preapare il Mojito quindi munitevi di questo bicchiere, e se vi manca anche di un bar spoon, cioè un cucchiaino con il manico allungato che è l'ideale per mescolare e schiacciare leggermente gli ingredienti che abbiamo visto prima. E con questo avete tutto. Ora vi manca solo l'assaggio! Cin cin.

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Approvato il bando per il divieto del monouso

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Finalmente è ufficiale: l'Italia ha approvato il bando alla plastica monouso dal 3 Luglio 2021. I bicchieri, le posate e le cannucce sono gli elementi che spesso finiscono per inquinare i nostri mari. Gli articoli no monouso, come i bicchieri di plastica riutilizzabili, ormai sono una valida ed efficace alternativa per essere responsabili verso l'ambiente.

La battaglia contro la plastica monouso è iniziata nel 2008, ma ancora si protrarrà nel tempo. Infatti la plastica biodegradabile è ancora utilizzabile, e per quanto riguarda i bicchieri per il momento se ne limiterà solo il consumo e la produzione. Di sicuro è meglio optare per soluzioni più sostenibili per un minor impatto sul nostro ecosistema.

Da un articolo di Focus/Ambiente è chiaro che se avessimo rimandato questa decisione entro il 2050 i nostri mari sarebbero stati pieni più di plastica che di pesci. La plastica monouso provoca danni irreversibili al Pianeta. Il 37% dei rifiuti di plastica a livello globale infatti è gestito male, o non gestito del tutto. Questo comporta una mancata raccolta, e una dispersione in natura o in discariche abusive.

Prediligere articoli che durano nel tempo è una scelta importante. I bicchieri di plastica riutilizzabili per esempio sono una ottima alternativa. Hanno una lunga durata, sono sicuri, sostenibili e rispettano tutte le normative in ambito alimentare. Meglio persino di quelli di vetro,che si presentano sì belli, ma pericolosi e inutilizzabili in certe situazioni e alcuni ambienti.

Ci sono aziende, 100% Made in Italy, che rispondono bene a questa esigenza. Fra queste ci siamo noi, Sky-Glass. Siamo operativi nel settore da più di 20 anni, precedendo i tempi. Portiamo avanti una fornitura di articoli professionali per bar e ristoranti, avendo un occhio attento alle necessità del nostro ecosistema. Non solo bicchieri di plastica riutilizzabili, ma molto altro ancora. Potete trovare tutte le nostre offerte visitando la homepage.

I prodotti che offriamo sono impilabili, sicuri, e studiati per resistere anche alle alte temperature del lavaggio in lavastoviglie. Sopratutto tutti gli articoli sono riutilizzabili a lungo. Produciamo bicchieri di plastica riutilizzabili, piatti dal design raffinato ed elegante, attrezzature per bar tender come pestelli, miscelatori, bar-mat, e molto altro ancora. Curiamo e aggiorniamo costantemente il nostro catalogo per offrirvi la soluzione adatta a ogni vostra necessità, senza mai rinunciare alla praticità dei prodotti e alla competitività nel mercato attuale.

Solo insieme possiamo cambiare il futuro del nostro Pianeta, e lasciare così un mondo sano alle future generazioni. Affidatevi a scelte ecosostenibili. Guardate il nostro catalogo per contribuire alla salute della Terra così da scegliere consapevolmente.

 

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Addio plastica monouso

 

Plastica monouso al bando dall'Ue entro il 2021: addio a piatti, cannucce e cotton fioc

Entro il 2021 il consumo di oggetti in plastica monouso sarà vietato in tutta l'Unione Europea. Articoli usa e getta come posate, bastoncini cotonati per pulirsi le orecchie, piatti, cannucce, miscelatori per bevande (le palettine per mescolare il caffè) e bastoncini per palloncini, infatti, costituiscono oltre il 70% dei rifiuti marini. È la proposta votata oggi dal Parlamento Europeo e passata con 571 voti favorevoli, 53 contrari e 34 astenuti. L'Eurocamera avvierà negoziati con il Consiglio non appena i ministri Ue avranno stabilito la propria posizione comune. La proposta è stata avanzata della relatrice Frédérique Ries (Alde, Belgio), che ha ringraziato «la plenaria per il suo massiccio sostegno». 

Fonte : Il messaggero.it

 

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Quando la plastica diventa BIO

acqualimone“Se la vita ti offre dei limoni... fanne una Bioplastica”

Gli scenziati dell’Institut Català d’Investigació Química (ICIQ) hanno "interpretato" a modo loro il vecchio detto e hanno sviluppato il metodo per produrre un policarbonato ecologico privo di bisfenolo A (BPA).

La plastica è uno dei materiali più utilizzati nella fabbricazione di oggetti usati nella vita quotidiana e ormai è intorno a noi dappertutto. È composta da un idrocarburo biosfenolo A (detto anche BPA), che nonostante sia classificato come sostanza chimica sicura, lascia comunque la perplessità che riguarda i possibili effetti nocivi.

L’obiettivo di ricercatori dell’ICIQ è divenuto quello di trovare una variante ecologica.  Così è stato sviluppato un policarbonato che impiega limonene, l’idrocarburo contenuto nella buccia degli agrumi, e CO2. Gli scienziati hanno fatto reagire il limonene con l’anidride carbonica ed hanno ottenuto un prodotto composito chiamato PLDC ossia carbonato di polilimonene. Questa bioplastica era già stata creata nel 2000, ma solo adesso i ricercatori sono riusciti a migliorare le sue proprietà termiche, facendolo diventare il policarbonato con la massima temperatura di transizione vetrosa.

Come spiega Arjan Kleij, il capo del team: “Possiamo iniziare ad aggiungere piccole quantità di limonene, per rimpiazzare progressivamente il BPA; passo dopo passo, il processo di adattamento potrebbe portare a nuovi materiali derivanti da questa bioplastica con proprietà simili, o addirittura nuove e migliorate”.

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